La rete social di Protezione Civile #socialProCiv
“Protezione civile e social media: comunicare il rischio e il rischio di comunicare”
15 novembre 2013
I social media, grazie alla diffusione capillare e all’innovativa capacità di veicolare in modo interattivo e virale le informazioni, si stanno affermando come la nuova frontiera della comunicazione in materia di protezione civile in Italia.
Comuni, province, regioni, organizzazioni di volontariato e altre componenti del sistema, in completa autonomia e nel rispetto del principio di sussidiarietà, già da alcuni anni sperimentano l’utilizzo dei media sociali per comunicare con gli utenti in materia di prevenzione dei rischi e scenari di emergenza.
Cominciamo #socialProCiv! Prima giornata di studio sull’utilizzo #SMEM in #Italia. @DrpcSicilia @ProtCivileLeali pic.twitter.com/YVRXCXFUZW
— CrisisLab (@crisislabtweet) 15 novembre 2013
La necessità di coniugare la potenza comunicativa e relazionale offerta dei social media, con una pratica d’uso orientata alla responsabilità nella diffusione di informazioni delicate, ha condotto il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ad avviare un progetto per l’approfondimento della conoscenza del fenomeno, una rete social di Protezione Civile denominato #socialProCiv.
L’appuntamento iniziale è coinciso con un convegno di studio delle strategie di impiego dei social network nella comunicazione del rischio intitolato “COMUNICARE IL RISCHIO E IL RISCHIO DI COMUNICARE” e che ci ha visto presenti a Roma il 15 Novembre 2013.
I lavori del convegno hanno costituito una base di partenza per stabilire i futuri passi del cammino intrapreso dal dipartimento nazionale per il consolidamento della rete social di Protezione Civile.
Tutto pronto per #socialProCiv #fdv2014 @giornaleprociv @VolontariatOggi @ProvinciadiRE @ChiaraBianchini pic.twitter.com/ju03I3mo3k
— CrisisLab (@crisislabtweet) 11 aprile 2014
CrisisLab ha contribuito ai lavori presentando l’analisi del social media activity di “Io non rischio 2013“, la campagna di sensibilizzazione sul rischio sismico che ha visto per la prima volta l’apertura di properties ufficiali della campagna utilizzate per veicolare informazioni e contenuti verso gli utenti.
Il secondo incontro di #socialprociv si è tenuto il 7 Aprile 2014 al Festival del Volontariato di Lucca ed è stato preceduto da una call indetta dal Dipartimento Nazionale in collaborazione con “Il giornale della Protezione Civile” con l’obiettivo di ricercare sul territorio nazionale realtà già operanti con buone pratiche di utilizzo dei social media per il miglioramento della rete social di Protezione Civile.
In questo occasione CrisisLab è stata selezionata tra le best practice italiane più interessanti ed è stata invitata a relazionare con una presentazione delle attività e delle iniziative svolte.
La costituzione della rete social di Protezione Civile #socialprociv è stata affidata a un tavolo di lavoro impegnato nella predisposizione dei documenti fondativi. La task force coordinata dal servizio comunicazione del Dipartimento Nazionale ha coinvolto diversi attori appartenenti al mondo della protezione civile, della pubblica amministrazione, delle università e della comunicazione.
Anche CrisisLab ha preso parte alle riunioni tenutesi a Roma con l’obiettivo ultimo di “stabilire uno standard che, nel rispetto dell’autonomia di ciascun attore, possa aiutare a rendere più riconoscibile, chiara, utile e omogenea agli utenti la comunicazione sulla rete social di Protezione Civile”.
Lo scorso 8 Giugno 2015 il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha pubblicato un dossier disponibile sul sito istituzionale, che si compone di tre elaborati generati dai lavori del gruppo #socialProCiv: il manifesto, la policy, le linee guida.
Il manifesto è stato redatto con l’obiettivo di esplicitare agli utenti la storia e la mission del percorso intrapreso nel novembre 2013, mentre le policy e le linee guida sono stati rilasciati come prima stesura e su questi futuri strumenti operativi è stata indetta una consultazione pubblica, chiamando le componenti del sistema con esperienze pregresse nel campo della comunicazione mediata di protezione civile, a contribuire per il miglioramento delle versioni iniziali.
Postiglione: Dpc non ha profilo Twitter o Facebook ma Protezione Civile è già sui social media #SocialProciv #FdV2014 pic.twitter.com/TOnCRkt5Lf
— Riccardo Rita (@rickeats) 11 aprile 2014
eccolo lì @andrecardoni, è il suo turno. e ad ascoltarlo c’è pure il franco gabrielli. accade a #socialProCiv pic.twitter.com/722y0CGtu8
— gianluca testa (@gitesta) 15 novembre 2013
Tocca a @crisislabtweet #fdv2014 #socialprociv pic.twitter.com/y1XuOKwfuI
— Chiara Bianchini (@ChiaraBianchini) 11 aprile 2014